Caro Elio, sorvola su questa nota che, a dirla col De Bonald, mi suggerisce "La collera dell'amore" verso il mio paese natale, sempre e ancora a me diletto, ma purtroppo così remoto da come io l'avrei voluto. E se ti riesce, ridai pure a Melissano uno stemma suo; ma soprattutto, come altra volta ebbi ad augurarti, avvaliti dello stato di grazia in cui ci sei, giovane, intelligente, intrepido, per risvegliare intorno a te la gioventù non ancora decrepita e ridare al paese la sua tradizione di serietà, di onestà e di intelligenza operosa." Ma solo nel 1958 l'Ammistrazione comunale si occupò del "Riconoscimento dello stemma civico e del Gonfalone Municipale" predisposto dallo studio araldico di Genova. Il sindaco Arturo Giuranno, infatti, riferì ai consiglieri che "il Comune di Melissano, autonomo dal 1° gennaio 1923, non ha ancora nè lo stemma civico nè il gonfalone municipale e pertanto propone di adottare una stemma dalla seguente blasonatura: "di azzurro, all'ape di oro, accostata da tre carrube (melissa), due ornate in capo e una in punta dello scudo, e un gonfalone dai seguenti segni esterni: " di azzurro, caricato dell'arma sopra descritta. Passa ad illustrare i precedenti storico-coreografici, ponendo in risalto, come la denominazione del paese (Melissano) nasca dalla collatura della melissa quivi preesistente, avanti che vi fossero edificati i primi abituri che a poco a poco, anche per la fertilità del terreno, crebbero dando vita a un popolo laborioso e parco. Dice ancora che la melissa è un'erba avidamente ricercata dalle api, donde l'origine del progetto araldico stesso". Uno stemma civico, quindi, che solo indirettamente si richiama al nome del paese; l'ape, infatti, viene rappresentata perchè "ricerca avidamente la melissa", mentre, se effettivamente il toponimo "Melissano" deriva da questa pianta, sarebbe stato più opportuno aderire alla proposta del Corvaglia o, meglio ancora, ritornare all'emblema originario della Frazione. I consiglieri, comunque, approvarono all'unanimità la relazione del sindaco, adottando il progetto araldico così come predisposto. Agli anni trenta risale il "risanamento igienico" dell'abitato che rase al suolo gran parte del centro antico.
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Origini |
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Abitanti |
7542 |
Maschi |
3645 |
Femmine |
3898 |
Attività |
Viticoltura - Produzione calze |
Distanze |
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Dalla
Provincia |
47Km da Lecce |
Dal mare |
8Km da Jonico |
Dal
porto |
15Km da Gallipoli |
Dall'aereoporto |
110Km da Brindisi |
Diocesi |
Nardò |
Ricorrenze |
S. Antonio di Padova 2-3-4 Settembre
S. Luigi Gonzaga 20-21-22 Giugno Madonna delle Grazie 6-7-8 Settembre Madonna del Miracolo 24 Febbraio S. Donato 3 ottobre |
Telefoni |
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Municipio |
0833585249 |
Telefono pubblico |
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Polizia Municipale |
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Carabinieri |
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Vigili del fuoco |
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Ospedale |
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Guardia Medica |
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Cinema |
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Pro-loco |
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Bar |
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Pub |
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Pizzerie |
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Ristoranti |
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Alberghi |
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Pasticcerie |
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Monumenti |
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