Sul piano della lingua la presenza del greco era notevole, ed anche se molti termini potevano risalire all'età preromana, è fuor di dubbio che la loro sopravvivenza venne agevolata dalla dominazione secolare di Bisanzio. Ancora oggi, a circa un millennio di distanza dalla caduta di quella dominazione, abbiamo potuto individuare nel nostro dialetto un centinaio di parole di origine greca. Gli elementi di lingua e di culto, possono darci un'idea dell'assorbimento da parte della popolazione di fenomeni grecizzanti propri di tutto il Salento in età bizantina, ma la loro consistenza non è tale da far supporre un periodo di crisi totale della latinità tradizione; quest'ultima, infatti, non è mai venuta completamente meno, tanto che alla fine del sec. XI si presentava in Racale già su basi molto solide. Melissano, come detto, fu fondato anche dai Fellinesi. Quest'ultimo era un casale antico che rischiò di scomparire. Durante una delle incursioni saracene dell'alto Medioevo, un nutrito numero di abitanti di questo casale si rifugiò non ad Alliste (fondata probabilmente nel 1200), come molti lo sostengono, ma a Melissano allora spopolato, visto che Alliste non garantiva una distanza maggiore dal mare da quanto lo avesse Felline. Una notevole consonanza linguistica fra Felline e Melissano, consistente nella prevalenza nella sillaba precedente quella accentata della vocale i al posto della a della lingua dei paesi vicini, concorre a rafforzare questa ipotesi. Un altro documento di particolare interesse storico è custodito nell'archivio vaticano a Roma. Si tratta di una relazione che l'abate Giovanni De Epifanis, consacrato poi vescovo, inviò all'allora pontefice Giovanni XXIII (antipapa) il 24/10/1412 su richiesta della diocesi di Nardò (Relatio de statu veteri et recenti neretinae ecclesiae...). Più che una relazione, il documento potrebbe definirsi una sorta di censimento dei paesi e dei casali appartenenti alla diocesi neretina, poichè vi sono scrupolosamente indicati il numero degli abitanti di ogni paese, l'origine (greca o latina) e la distanza dal comune di Nardò. Dal documento risulta che il Casale di Melissano (latinorum) contava allora 430 anime (quadrigentas triginta circiter animas...). L'autenticità di tale documento è stata però recentemente contestata da L. Duvald-Arnould e A. Jacob secondo i quali la relazione sulla diocesi neretina sarebbe un falso da attribuire a Pietro Polidori, segretario del vescovo Antonio Sanfelice (1708-1730). Non tutti gli studiosi concordano però con Duval-Arnould e Jacob nel considerare apocrita la relazione del De Epifanis. Nessuno, in ogni caso, la considera una copia della relazione compilata nel 1267 dal legato apostolico e visitatore del regno di Sicilia, ad eccezione di Ciriolo secondo il quale "Tale relazione ricalca alla lettera quanto scritto nel 1267 dal cardinale Olivares... (Enciclopedia dell'Ecclesiastico, Napoli 1845)" (E. Ciriolo: Cenni sotici sul "Nucleo Antico" di Felline, 1978).
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Origini |
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Abitanti |
7542 |
Maschi |
3645 |
Femmine |
3898 |
Attività |
Viticoltura - Produzione calze |
Distanze |
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Dalla
Provincia |
47Km da Lecce |
Dal mare |
8Km da Jonico |
Dal
porto |
15Km da Gallipoli |
Dall'aereoporto |
110Km da Brindisi |
Diocesi |
Nardò |
Ricorrenze |
S. Antonio di Padova 2-3-4 Settembre
S. Luigi Gonzaga 20-21-22 Giugno Madonna delle Grazie 6-7-8 Settembre Madonna del Miracolo 24 Febbraio S. Donato 3 ottobre |
Telefoni |
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Municipio |
0833585249 |
Telefono pubblico |
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Polizia Municipale |
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Carabinieri |
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Vigili del fuoco |
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Guardia Medica |
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Bar |
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Pub |
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Pizzerie |
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Pasticcerie |
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Monumenti |
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